PIANACCIO, IL PAESE DI ENZO BIAGI

Per me l’anno comincia il primo giorno di settembre, non l’uno gennaio. Da quando ero piccolo è così. Lasciavamo Pianaccio, si ritornava in città. E il distacco era sempre doloroso; proprio come nei Promessi Sposi: “Addio ai monti”.

Enzo Biagi, Un anno una vita, 1992

Pianaccio (730 m s.l.m.) è una delle frazioni più piccole del comune di Lizzano in Belvedere (BO), incastonata tra i boschi ai piedi del Corno alle Scale. Oggi conta ufficialmente 22 abitanti e l’atmosfera che si respira è quella di un borgo fuori dal tempo.

Pianaccio non è un paese che raggiungi per caso.

La sua posizione defilata in mezzo ai boschi e la strada stretta e tortuosa fanno sì che per arrivarci si debba essere particolarmente motivati.

I motivi per una visita a Pianaccio sono in realtà più di uno.

L’ambiente naturale è sicuramente di grande fascino: siamo nell’area di preparco del Parco Regionale del Corno alle Scale, con boschi misti che ricoprono quasi tutto il territorio e castagneti da frutto in prossimità degli abitati. Da qui parte una rete sentieristica che permette di esplorare alcuni dei principali punti d’interesse del circondario:

  • Verso il Monte Pizzo (1194 m s.l.m.): è il monte che domina l’abitato di Lizzano in Belvedere, un tempo raggiungibile anche in seggiovia (oggi non più in funzione). Un bel itinerario ad anello di facile percorrenza (difficoltà E / 4,5 km totali) permette di raggiungere la sorgente detta Sboccata dei Bagnadori e l’omonimo rifugio a 1274 m s.l.m. (CAI 115), la cima del Monte Grande (percorrendo un tratto del sentiero CAI 125), la Bocca delle Tese (toponimo che deriva dalle reti utilizzate un tempo per la cattura degli uccelli) e il borgo disabitato di Fiammineda, risalente al XVII secolo (CAI 151).
  • Verso la localitá Segavecchia (913 m s.l.m., punto di partenza di numerosi altri itinerari): qui si trova un bellissimo rifugio, raggiungibile a piedi dalla Sboccata dei Bagnadori (CAI 123) o in macchina (stagione permettendo) direttamente dal paese di Pianaccio. Il toponimo é legato alla presenza di un’antica segheria idraulica del 1800, giá inattiva all’inizio del secolo scorso.

Ma è uno dei suoi abitanti più illustri ad aver reso nota la piccola Pianaccio: qui nacque infatti nel 1920 Enzo Biagi, uno dei più grandi giornalisti dell’Italia del secondo dopo guerra. A lui è dedicata un’ampia sezione del Centro Visite che si trova proprio all’ingresso del paese, di fronte alla casa in cui nacque, quella con “l’albero dai fiori bianchi” per citare il titolo di uno dei suoi numerosissimi libri. Ad accoglierti c’è lui, la scultura in terracotta a grandezza naturale che lo ritrae e che ti invita a sederti affianco sulla panchina per raccontarti una delle sue innumerevoli storie.

Curiositá: la scultura è stata inaugurata nel 2017 ed è opera dell’artista Yazuyuky Morimoto.

Il Centro Visite si sviluppa su più piani e oltre a ripercorrere la vita e la carriera del grande giornalista presenta una sezione dedicata al rapporto dell’uomo con il bosco e due mostre permanenti su altri due importanti personaggi nativi di Pianaccio: l’aviatore pluridecorato della Grande Guerra Guglielmo Fornagiari e il parroco eroe di guerra, ucciso nell’eccidio di Marzabotto, Don Giovanni Fornasini.

Il mio consiglio è quello di iniziare la visita dall’alto, dal sottotetto, per dedicare l’attenzione maggiore al Centro Documentale su Enzo Biagi: qui sono raccolte tutte le sue principali pubblicazioni e la galleria fotografica che lo ritrae con i protagonisti della scena politica, culturale e sociale di quegli anni, da lui intervistati, è davvero impressionante. Si prosegue con la storia della sua famiglia e la ricostruzione di quello che doveva essere il suo studio (in fase di completamento).

Proseguendo nella visita, la sezione dedicata al bosco è molto interessante e se siete in compagnia di bambini permette di trascorrere piacevolmente un po’ di tempo alla scoperta della fauna e della flora delle montagne. L’allestimento è molto accattivante e le postazioni interattive con giochi e suoni della natura sono perfette per i più piccoli.

Nel momento in cui scrivo si avvicinano le celebrazioni del centenario dalla nascita di Enzo Biagi (9 agosto 1920), celebrazioni che, a causa delle restrizioni da Covid-19, saranno più sottotono di quanto si fosse originariamente pianificato. Per il programma della giornata visitate il profilo Instagram della Proloco di Pianaccio @prolocopianaccio e la relativa pagina FB.

A due passi dal museo si trova il piccolo e raccolto cimitero del paese dove riposa Enzo Biagi, insieme alla moglie e agli altri componenti della famiglia. Non perdetevelo.

Per quanto mi riguarda, la prossima volta – magari in autunno – ne approfitterò per fare uno dei percorsi di cui vi ho parlato e deliziarmi il palato all’Antica Locanda Alpina

Maggiori info:

Centro visita e centro documentale “Enzo Biagi”:

  • DOVE: Via Roma 1, Pianaccio (Lizzano in Belvedere -BO)
  • ORARI: LUGLIO tutti i fine settimana / AGOSTO tutti i giorni | 9.00-12.00 e 15.00-18.00. Negli altri periodi dell’anno aperto su prenotazione
  • RECAPITI: 371 46 06 466 – info@prolocopianaccio.org

Dall’estate 2020 è possibile visitare il paese e i suoi dintorni con visite guidate a cura della Dott.ssa Alessandra Biagi, del Gruppo Studi Capotauro. Per date e info consultate i social e fate riferimento ai recapiti indicati.

Antica Locanda Alpina:

Per approfondire:

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