IL PARMIGIANO REGGIANO

Tre ingredienti all’apparenza semplicissimi: latte, caglio e sale. E, a fare la differenza, la mano dell’uomo, del casaro. LA PRODUZIONE E IL DISCIPLINARE Il Consorzio del Parmigiano Reggiano stabilisce un disciplinare dalle regole rigorose per la produzione e la stagionatura di questo formaggio dalla storia quasi millenaria. I frequenti controlli effettuati sul latte destinato allaContinua a leggere “IL PARMIGIANO REGGIANO”

ROCCA E PIEVE DI ROFFENO

Rocca di Roffeno e Pieve di Roffeno distano pochi minuti l’una dall’altra ma mentre la prima fa parte del Comune di Castel d’Aiano, la seconda è sotto l’amministrazione del Comune di Vergato, entrambi comunque in provincia di Bologna. ROCCA DI ROFFENO E LE CASI TORRI Antico feudo di Matilde di Canossa al confine tra territorioContinua a leggere “ROCCA E PIEVE DI ROFFENO”

LA PATATA DI MONTESE

La Patata di Montese rappresenta una delle eccellenze del territorio, tanto da essere stato uno dei primi prodotti tutelati dal marchio “Tradizione e sapori di Modena” registrato dalla Camera di Commercio della città estense. Le particolari caratteristiche del terreno che si trovano nell’area del comune di Montese hanno permesso di sviluppare ed ottenere un prodottoContinua a leggere “LA PATATA DI MONTESE”

LE CASTAGNE

Il castagno (Castanea sativa) è una pianta diffusa in tutta Europa e fin dall’antichità fu particolarmente apprezzata per lo sfruttamento sia dei suoi frutti sia del pregiato legname. Nelle zone appenniniche dell’Italia settentrionale la sua coltivazione fu incoraggiata ed incrementata durante il periodo matildico (XI-XII secolo), quando la Contessa Matilde di Canossa capì l’importanza dell’utilizzoContinua a leggere “LE CASTAGNE”

ZAMPANELLE O BORLENGHI?

“All’agriturismo li accolse la Valeriani. “Oh, eccovi, aspettavamo solo voi, gli altri ci sono già, accomodatevi in sala.” “Chi è che fa le zampanelle?” le chiese Gherardini. “E’ un certo Magnani, di Rocca Moschina.” “Di Rocca Moschina? Ma lui è già dell’Appenino di là, fa i borlenghi, non le zampanelle.” Francesco guccini e loriano macchiavelli,Continua a leggere “ZAMPANELLE O BORLENGHI?”

NON CHIAMATELE TIGELLE!

Le crescenti o crescente (dial. chèrsent) sono le tradizionali focaccine rotonde (6-10 cm di diametro), ottenute con impasto di farina, acqua e lievito di birra. Sono forse uno dei piatti montanari emiliani più conosciuti, da qualche anno a questa parte diffuse anche a livello nazionale grazie ad una nota catena di ristorazione. Una volta tagliateContinua a leggere “NON CHIAMATELE TIGELLE!”

MONTESPECCHIO

Il caratteristico borgo di Montespecchio, con l’altura che spicca sull’orizzonte, dista circa 9 km dal capoluogo di Montese e secondo la tradizione deriva il suo nome da Mons Speculus per la posizione che gli permetterebbe di “specchiarsi” nelle acque del fiume Panaro (che scorre e si forma ai suoi piedi dalla confluenza dei torrenti LeoContinua a leggere “MONTESPECCHIO”

MONTALTO

Anche se territorialmente molto più vicino a Zocca (MO), Montalto (800 m s.l.m.) è una piccola località facente parte del Comune di Montese, da cui dista circa 17 chilometri. Il tragitto più agevole per raggiungerlo è la strada provinciale 623 che passa attraverso Castel d’Aiano, Serra Sarzana e Montetortore. Come ricorda il toponimo (da MonsContinua a leggere “MONTALTO”

MASERNO

Maserno (770 m s.l.m.) è una frazione che si trova a circa 4 chilometri dal comune di Montese, sulla strada che collega quest’ultimo alla località di Castelluccio di Moscheda. Una tradizione farebbe risalire l’origine del toponimo a “maséra” (cumulo di sassi), mentre un’altra ipotesi è che derivi dal nome della potente famiglia locale, i Maserni,Continua a leggere “MASERNO”