Per me l’anno comincia il primo giorno di settembre, non l’uno gennaio. Da quando ero piccolo è così. Lasciavamo Pianaccio, si ritornava in città. E il distacco era sempre doloroso; proprio come nei Promessi Sposi: “Addio ai monti”. Enzo Biagi, Un anno una vita, 1992 Pianaccio (730 m s.l.m.) è una delle frazioni più piccoleContinua a leggere “PIANACCIO, IL PAESE DI ENZO BIAGI”
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SEMELANO
Semelano (613 m s.l.m) è una frazione del Comune di Montese che dista da quest’ultimo poco più di una decina di chilometri, occupando, insieme alla piccola borgata di Bertocchi e alla frazione di Montalto, l’area meridionale e più vicina a Zocca (MO) del territorio comunale. LA PIEVE DEI SS. PIETRO E PAOLO Del primo impiantoContinua a leggere “SEMELANO”
BERTOCCHI
Il piccolo borgo di Bertocchi (537 m s.l.m) dista circa 7 chilometri dal capoluogo Montese (MO) e si trova, insieme a Semelano e Montalto, nel comparto sud del comune, al confine con il territorio di Zocca (MO). E’ la più piccola frazione di Montese, circondata da pascoli e campi, e deve probabilmente il suo nomeContinua a leggere “BERTOCCHI”
IL TREBBO – ASSOCIAZIONE CULTURALE
Come spiegano sul proprio sito, la parola trébbio (dial. trébbo) è un sinonimo di trivio (incontro di tre strade) e ha come secondo significato figurato quello di intrattenimento di amici, crocchio di persone ferme a conversare sulla vita. Una bella parola quindi per denominare un’associazione culturale e il crocevia di idee e di opinioni cheContinua a leggere “IL TREBBO – ASSOCIAZIONE CULTURALE”
ANTICO MULINO DELLE COVERAIE (MASERNO)
“Benvenuto chiunque tu sia e alla tua sete di conoscenza. Se varcherai questa soglia antica, ti troverai in un tempo lontano. Al di là di essa vi è infatti un luogo per secoli abitato che ora però è privo dei suoi palpiti di vita: profumi e suoni l’hanno abbandonato, inghiottiti dal lento scorrere degli anni.Continua a leggere “ANTICO MULINO DELLE COVERAIE (MASERNO)”
IL CASTAGNETO SECOLARE DI MALALBERGO (CASTELLUCCIO DI MOSCHEDA)
Dalla strada provinciale 34, all’altezza del Caseificio Dismano, una strada si inerpica in mezzo al bosco: via Malalbergo che, a dispetto del nome, porta ad un luogo di grande suggestione. Si tratta di un castagneto secolare che si può raggiungere anche facendo una bella passeggiata a piedi, partendo dal Santuario degli Emigranti di Ronchidoso edContinua a leggere “IL CASTAGNETO SECOLARE DI MALALBERGO (CASTELLUCCIO DI MOSCHEDA)”
LA PATATA DI MONTESE
La Patata di Montese rappresenta una delle eccellenze del territorio, tanto da essere stato uno dei primi prodotti tutelati dal marchio “Tradizione e sapori di Modena” registrato dalla Camera di Commercio della città estense. Le particolari caratteristiche del terreno che si trovano nell’area del comune di Montese hanno permesso di sviluppare ed ottenere un prodottoContinua a leggere “LA PATATA DI MONTESE”
ZAMPANELLE O BORLENGHI?
“All’agriturismo li accolse la Valeriani. “Oh, eccovi, aspettavamo solo voi, gli altri ci sono già, accomodatevi in sala.” “Chi è che fa le zampanelle?” le chiese Gherardini. “E’ un certo Magnani, di Rocca Moschina.” “Di Rocca Moschina? Ma lui è già dell’Appenino di là, fa i borlenghi, non le zampanelle.” Francesco guccini e loriano macchiavelli,Continua a leggere “ZAMPANELLE O BORLENGHI?”
NON CHIAMATELE TIGELLE!
Le crescenti o crescente (dial. chèrsent) sono le tradizionali focaccine rotonde (6-10 cm di diametro), ottenute con impasto di farina, acqua e lievito di birra. Sono forse uno dei piatti montanari emiliani più conosciuti, da qualche anno a questa parte diffuse anche a livello nazionale grazie ad una nota catena di ristorazione. Una volta tagliateContinua a leggere “NON CHIAMATELE TIGELLE!”
SAN MARTINO E IL MULINO DI MAMINO
Il paese di San Martino (580 m s.l.m.) dista poco meno di 5 chilometri dal capoluogo Montese e fu sottoposto, a partire dal XIII fino al XVII secolo, alla signoria della nobile famiglia dei Montecuccoli, la quale contribuì notevolmente allo sviluppo del paese. Secondo la tradizione fu grazie a Cesare Montecuccoli, alla metà del XVIContinua a leggere “SAN MARTINO E IL MULINO DI MAMINO”