LA GROTTA DI LABANTE

Nei pressi di Castel d’Aiano si trova un sito speleologico di grande rilievo, la Grotta di Labante, Sito d’Interesse Comunitario (SIC) in quanto si tratta della grotta primaria di travertino più grande d’Italia e forse del mondo. Il sistema carsico di Labante si estende infatti per circa 54 m, quando solitamente queste cavità non superano i 4-5 m di lunghezza.

Il suo fascino deriva inoltre dalla presenza della cascata che lo sovrasta, alimentata dalla sorgente di San Cristoforo, la stessa che nei millenni ha dato origine alla cavità e che continua ad accrescere il profilo roccioso di anno in anno, trasportando e sedimentando i depositi calcarei che lo formano.

Intorno alla grotta sono rimaste attive per anni cave di estrazione di travertino, utilizzato come materiale da costruzione già dagli Etruschi di Kainua (Marzabotto – BO): la stessa Chiesa di San Cristoforo che si trova proprio sopra la grotta è stata creata con blocchi di questo materiale.

Una curiosità: tra i due ingressi della grotta vi sono degli accumuli di piccoli ciottoli bianchi arrotondati ed estremamente levigati. Sono le c.d. pisoliti dette anche “perle di grotta”, concrezioni di carbonato di calcio.

La grotta di Labante è situata al centro di una magnifica area verde all’interno della quale è possibile effettuare camminate ed escursioni alla scoperta del territorio di Castel d’Aiano, approfittando della recente opera di risistemazione sentieristica avvenuta ad opera del CAI, del Comune e dell’Associazione Trekking Horse (cartina con 380 km di sentieri).

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